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Un passo in più

ottobre 13, 2009

IMG_1417Si è concluso il primo evento – Curate la mia volontàorganizzato da SottoLaPanca con la collaborazione di 11metri. L’ambiente era quello di una festa: birra, musica dal vivo, chiacchiere, e pacche sulla spalla. L’unica variante consisteva nel fatto che l’evento si arricchiva della presenza di Mina Welby, del professor Francesco Viganò (Ordinario di Diritto Penale presso l’Università Statale di Milano) e del dottor Sergio Vesconi (Direttore del Dipartimento emergenza e della U.O. di anestesia e rianimazione dell’ Ospedale Niguarda di Milano).

Se l’evento si proponeva anzitutto di far luce sui diritti del paziente ricavabili dal quadro costituzionale e legislativo, i relatori non hanno mancato di presentare –nella maniera più semplice possibile – le complesse questioni legate al vivere ed al morire, interrogandosi sulla via da percorrere affinché anche l’Italia offra finalmente a tutti la possibilità di vivere dignitosamente il proprio morire. Si è quindi giunti all’inevitabile conclusione che – anche in materia sanitaria – il rispetto del principio dell’autodeterminazione d’ogni individuo – già consacrato dalla nostra Costituzione – sia inevitabilmente una condizione primaria per garantire il fondamentale diritto ad una “buona morte”.

Le domande di Andrea Zanoncelli, Soad Diab e Guido Vesconi hanno diretto le testimonianze e le esposizioni con cui i relatori hanno saputo interessare, commuovere ed appassionare un pubblico che può dirsi grato d’essere uscito dall’accogliente struttura che ospitava l’incontro (Bitte – Circolo ARCI) con le idee più chiare di quando vi fosse entrato.

Orbene, ciò è bastato a fare dell’evento un successo. Il fine di SottoLaPanca è proprio quello di coinvolgere un numero più elevato possibile di persone agli sfuggenti temi che – a causa dell’incalzante quotidianità – restano perlopiù ignorati o oggetto di confusione, ma che fanno parte di quell’area della conoscenza dalla quale non si può prescindere se si vuole costruire una coscienza capace di affrontare le responsabilità che il “vivere insieme” esige ed impone. Non si può nascondere un po’ di rammarico innanzi alla consapevolezza che la sala del circolo Bitte poteva ospitare un pubblico ancora più numeroso. SottoLaPanca non sposa la formula aristocratica, né condivide la concezione elitaria del “pochi ma buoni”. La nostra associazione crede al contrario che i temi come quelli proposti in Curate la mia volontà – così fondamentali per le dinamiche sociali e così vicini alla vita di tutti – chiamino in causa tutti i cittadini che devono ammettere – in cuor proprio –  di non essere adeguatamente preparati ed informati. Invitiamo conseguentemente i lettori a partecipare lunedì 19 ottobre all’incontro nel quale si approfondirà nuovamente la questione del fine vita, ma con particolare attenzione questa volta alla situazione di chi si trova nella condizione d’incapacità d’intendere e di volere. Non meno illustri di quello precedente, i relatori di questo secondo appuntamento saranno Beppino Englaro, la professoressa Marilisa D’Amico e l’avvocato Massimo Clara.

Per concludere, si può dire che la nostra associazione si propone umilmente di proteggere l’Italia dalla bufera che puntualmente imperversa costringendola ad una smorfia di sofferenza. Il caso ha voluto che proprio nel giorno del primo appuntamento organizzato da SottoLaPanca, l’autunno irrompesse soffiando un vento gelido ed ostile tra le vie di Milano. Ad avvolgerci ci ha pensato Mina Welby regalandoci il più bello tra i complimenti. “Voi siete la speranza!” ha proferito quasi commossa. Si tratta di un apprezzamento che accettiamo volentieri poiché sappiamo bene di non potere offrire nessuna soluzione ai gravi problemi di questo Paese. Problemi che si possono definire senz’altro “più grandi di noi” e delle nostre competenze. Così, ciò che vogliamo e possiamo offrire è soltanto la speranza, la speranza che – con dei cittadini adeguatamente informati –  un’Italia migliore sia possibile. Coinvolgendo ogni volta qualche nuova persona, procediamo a piccoli passi, ma dopo ognuno di essi possiamo gridare soddisfatti: “Uno in più!”.

Erik

2 commenti leave one →
  1. Fede permalink
    ottobre 19, 2009 14:00

    Congratulazioni, Donata!!!
    Anche se non sei ancora diventata un astronomo, come tu volevi, stai facendo e realizzando cose importanti!!!
    Mi sento estremamente orgoglioso di te.

    Scusa, ma sono preso per una gran nostalgia recentemente. Sono felice per te!

    Dall’Argentina…
    Fede.

  2. donata perelli permalink
    ottobre 13, 2009 21:28

    lunedi prossimo ci sarò!

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